Coscienza e lavoro
"La vita è nascere, la bellezza è essere. Nascere sempre, essere sempre è ciò che ci è chiesto"
"Solo quando non so dove andare so che arriverò da qualche parte. Solo quando ho una meta so che non arriverò mai"
Père Foucauld
A volte è strano vedere come non basta dare il 110% per essere almeno apprezzati. A volte è strano vedere come non è sufficiente farsi il culo quadro per vedere riconosciuto il proprio impegno.
A volte è strano scoprire che non è sufficiente annullare la propria esistenza e dedicarsi totalmente a una cosa per realizzarsi.
Non lo so, credo che il sistema in cui viviamo sia sbagliato e dia per scontate troppe cose. Dia per scontato che la vita privata può essere messa da parte a favore di ragioni "superiori". Che si debba pensare a un evento straordinario quando si riesce uscire la sera per una volta a mangiare giapponese con gli amici o che sia essere fortunati avere ciò che ci dovrebbe spettare di diritto.
Io mi sento a posto con la mia coscienza quando arrivo a casa la sera e sono distrutto dopo aver dato tutto e anche di più per qualcosa che alla fine non mi appartiene. O forse no? Forse la mia coscienza vorrebbe che dedicassi più tempo a me stesso e alle mie idee per una volta.
Quel che è certo è che sono ad un punto di rottura. Le cose si devono sistemare velocemente o sarò costretto a cambiare la situazione in modo drastico.
P.s. il cibo orientale è fantastico. E le bacchette sono una trovata geniale. Suona strano detto da una persona che ha faticato per anni a usare un coltello per sbucciarsi una mela.
2 Commenti:
Condivido la conclusione: bisogna prendere coscienza delle proprie esigenze, ed elevarle a motivazione, visione ed obiettivo del vivere quotidiano.
Solo questo permette di costruirsi una vita in cui mettere a frutto le nostre capacità per migliorare il nostro mondo. Questa è l'ambizione.
Solo così si può essere in pace con la coscienza.
io la mela la mangio con la buccia
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