stamattina...

...sono in auto, sto guidando. diluvia. forse vado un po' troppo veloce. piove che dio la manda.
ecco la rotonda dell'ingresso in autostrada.
sto andando in aeroporto.
curva a destra, lunga, e poi rettilineo.
poi un'altra rotonda e doppia curva, prima destra poi sinistra, in rapida successione. piove, ma io non rallento perché sono sicuro di me. male.
l'auto perde aderenza, si avvicina pericolosamente al guardrail di sinistra e ci va a sbattere rumorosamente. mi spavento, soprattutto perché l'impatto avviene dal mio lato. sento la lamiera stridere contro il cemento, lo specchietto si stacca, il vetro si rompe. la forza dell'impatto catapulta l'auto verso il lato opposto della carreggiata, e colpisco con forza il guardrail di destra. rimbalzo contro i guardrail e sembra di giocare a carambola (io interpreto la parte della palla). anche l'altro specchietto mi saluta e se ne va, idem il vetro dell'altra portiera e i fanali anteriori. i tergicristalli continuano implacabili a spazzare l'acqua dal lunotto. rumore metallico e frammenti di vetro misti a gocce di pioggia. le gomme slittano. mi fanno male le mani che stringono un inutile volante. lo dicevo io che quest'auto sovrasterza. dopo un tempo che mi sembra eterno l'auto si ferma. scendo illeso, spaventato e con le orecchie piene di quel rumore assordante.
brown trousers? sembra di no, per fortuna.
che paura. se si ribaltava ero morto. e che danno. chissà quanto costerà ripararla.
mi sveglio. è un sogno. vero come la realtà. se non fosse per il risveglio, nulla mi avrebbe fatto distinguere la realtà onirica da quella del quotidiano.
se un giorno non dovessi svegliarmi, continuerei a vivere nel sonno, senza neanche accorgermi che mi trovo in una realtà parallela rispetto a quella in cui vivo di giorno.