venerdì 12 gennaio 2007


Siamo alla perenne ricerca...di cosa non si sa. Di un po' di pace forse, di tranquillità, di stabilità, di affetto, di amore.
Siamo combattuti, andare avanti, tornare indietro. Quello che non sappiamo fare è vivere adesso, ora, liberi dai vincoli autoimposti dalla nostra fottuta mente.
Non esiste il presente, il presente è solo il momento in cui pensiamo al futuro o, ancora peggio, al passato.
E' un serpente che si morde la coda, l'uroboro.
Il nome fa schifo lo so, ma non è colpa mia!
Uroboro è la natura ciclica della vita, è la teoria dell'ETERNO RITORNO. Ritorno a noi stessi? Non credo, forse più ritorno al perdere se stessi.
Pare che il simbolo si ispiri alla via lattea, che in alcuni testi antichi era rappresentata come un serpente di luce che risiedeva in cielo e circondava la terra.
Forse è arrivato il momento di cambiare costellazione.
Triste dirlo, ma è così.

Sono stufo di mordermi la coda!

1 Commenti:

Anonymous Anonimo ha detto...

Ciao!

Leggi C'era una volta un Paradosso, Piergiorgio Odifreddi, Ed Einaudi.

Vedrai quante belle storie di paradossi!

Veronica

13/1/07 10:05 PM  

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